Raffrescamento

COOL BOX Gp Doc 18S

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L’impianto preleva aria dall’esterno, la filtra, la raffresca (figura affianco) abbassando la temperatura dell’aria prelevata mediamente di un 18-20% (vedere tabella A sotto).

I consumi elettrici sono all’incirca dell’85% in meno rispetto ad un tradizionale sistema di climatizzazione.

L’impianto immette l’aria nell’ambiente dove alcune porte o finestre o lucernari rimangono aperti durante il funzionamento per garantire il ricambio dell’aria.

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Se le porte/finestre devono restare chiuse, si possono installare degli estrattori d’aria di tipo attivo (con ventole di aspirazione) o di tipo passivo (con serrande di sovrappressione).

L’impianto è stato dimensionato per un numero massimo di ricambi di aria pari a 20 e nel caso specifico non sono stati quotati gli eventuali estrattori.

Tabella A –Prestazioni

L’impianto adiabatico non aumenta l’umidità all’interno dell’ambiente che raffresca.

Cosa che invece è causata da altre tipologie di impianti di raffrescamento evaporativo, come ad esempio quello di cui in Fig.3. E non spruzza acqua.

Sono già stati realizzati impianti presso aziende ove la presenza di umidità sarebbe stato un grande problema,

ad esempio in una fucileria, in varie tipografie, in aziende della meccanica di precisione, in aziende di cablaggi e quadri elettrici, aziende Ortofrutticole.

Infine, l’impianto di raffrescamento adiabatico non necessita della compartimentazione del locale da raffrescare, come invece necessario per qualsiasi altro sistema di climatizzazione.

Questo perché l’adiabatico crea una sorta di “effetto bolla di fresco” grazie alla lieve sovrappressione barometrica che il flusso d’aria genera nella zona trattata.

IMPIANTO PER IL SOLO RAFFRESCAMENTO